Cenni storici
Le origini
Siamo negli anni 1980-81: don Michele Dicataldo è vice parroco della parrocchia Santa Maria degli Angeli, confinante con la zona Patalini. Dopo un incontro con l’Arcivescovo, mons. Giuseppe Carata, si intuisce la necessità di istituire una nuova parrocchia in questo nuovo quartiere. Il desiderio di don Michele è quello di intitolarla ai Santi Medici Cosma e Damiano.
Altri nomi vengono suggeriti per questa intitolazione: San Marco, San Paolo, ecc... Infine viene istituita e intitolata al Ss. Crocifisso con decreto dello stesso mons. Giuseppe Carata il 14 settembre 1981. La messa di “presa possesso” da parte del primo parroco viene solennemente celebrata nella palestra della scuola media Fieramosca su via Dante Alighieri.
Dove ubicare la sede della parrocchia? Dapprima trova posto in un sottano di via Leopardi n. 81. In seguito la sede viene spostata in un altro sottano di via Dante Alighieri n. 58. Intanto si affaccia nuovamente la figura dei “gemelli di santità” i Santi Medici Cosma e Damiano. Don Michele chiede ed ottiene dal parroco don Giuseppe Paolillo i simulacri dei santi che erano venerati nella chiesa di Sant'Antonio in via Vitrani, con la promessa che vengano ogni anno festeggiati, diventando così co-patroni della parrocchia del Ss. Crocifisso.
Nasce così una profonda devozione per questi santi. Successivamente la chiesa trova posto in un grande cantinato di via Patalini n. 2, messo a disposizione dalla famiglia Binetti con generosità “anargira”. “Grandi sono le opere del Signore, una meraviglia ai nostri occhi”. Inizia così la pastorale sacramentale e catechetica promossa da don Michele, coadiuvato da persone volenterose che nel silenzio si prodigano per la crescita di questa nuova realtà parrocchiale.
Cantinato via Patalini n. 2
La costruzione del tempio in via Petrarca
Il nuovo tempio
Intanto don Michele con zelo pastorale sollecita il comune di Barletta per la assegnazione di un suolo dove costruire il tempio. Infatti il consiglio comunale di Barletta con delibera n. 185 del 30/3/1992 e n. 44 del 26/2/1985 assegna il suolo per la costruzione della chiesa in un’area di via Patalini e successivamente su via Petrarca, per cambio di destinazione d’uso della precedente area assegnata. Con delibera n. 1322 del 26/5/1988 il comune concede definitivamente l’area in diritto di superficie perpetuo e gratuito.
Nel 1986 don Michele indìce, con l’approvazione del vescovo mons. Carata, il primo congresso eucaristico parrocchiale come segno di evangelizzazione ed aggregazione per questo territorio in continua crescita.
Nel dicembre 1987 apre il cammino neocatecumenale in cui dopo l’ascolto di catechesi si formano comunità di persone desiderose di riscoprire il proprio battesimo in uno spirito di conversione verso Gesù Cristo Crocifisso, morto e risorto. Intanto si incarica l’architetto Memeo per l'elaborazione di un progetto per la costruzione della chiesa. L’importo è stimato in circa 4,5 miliardi lire. Si chiedono le relative autorizzazioni per fruire dei benefici di assegnazione della quota 8x1000 della C.E.I. Si avvia un capitolato di inizio lavori con una ditta costruttrice di Gioia del Colle versando già una somma di 40 milioni di lire.
Intanto il nuovo arcivescovo mons. Carmelo Cassati nel 1992 realizza nella nostra diocesi un avvicendamento di parroci così come previsto dal diritto canonico, così il 26 luglio 1992 nomina parroco del Ss. Crocifisso don Luigi Filannino con mandato pastorale del primo agosto 1992, mentre don Michele Dicataldo diventa parroco di Santa Maria della Vittoria. Al termine di questa memoria storica tracciata da don Michele, è significativo riportare il suo pensiero finale: “Rimanere sempre nell’obbedienza, riconoscere i segni della volontà di Dio, vivere nell’amore di Cristo Crocifisso per essere riconciliati con la propria storia”.
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don Luigi Filannino
Il campanile
Dal 2002 al 2017
Alla morte prematura di don Luigi avvenuta il 28 novembre 2001, viene nominato prima amministratore parrocchiale e poi parroco don Ruggiero Caporusso, da poco tornato da una forte esperienza missionaria in Brasile come sacerdote Fidei donum. Don Ruggiero si è occupato di portare a termine almeno tre opere previste inizialmente da progetto: gli affreschi di tipo iconografico sull’abside, il cui completamento è avvenuto il 13 settembre 2006, come dono concreto della Parrocchia per l’inizio del Giubileo parrocchiale nel XXV anniversario di fondazione della stessa; il completamento del salone parrocchiale interrato, che sarà luogo di oratorio e di diversi spettacoli e musical messi in scena dai gruppi giovanili; la costruzione del campanile, dedicato al compianto don Luigi, benedetto da mons. Giovanni Battista Picchierri il 29 novembre 2015.
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Gli affreschi di tipo iconografico sull'abside
Dal 2017 ad oggi
Il primo settembre 2017 don Giuseppe Paolillo, lo stesso che aveva donato alla parrocchia i simulacri dei Santi Medici Cosma e Damiano, è nominato nuovo parroco. Proprio per questa provvidenziale coincidenza e per la sua devozione ai santi, si impegna con il sostegno della comunità e in modo particolare dell'Associazione Devoti Santi Medici, a restaurare le statue degli anargiri. I lavori sono affidati nell'ottobre 2021 al restauratore barlettano Cosimo Cilli, su supervisione della Sovrintendenza Beni Storici-Artistici di Foggia, con lo scopo di recuperare e ripulire teste, braccia e gambe, e ridefinire le proporzioni originali fornendo le statue di un nuovo manichino divenendo così più alte di 14 cm. I simulacri sono riaccolti in parrocchia il 28 febbraio 2022.
Don Giuseppe si preoccupa anche di rinfrescare il salone parrocchiale interrato e di intitolarlo a don Salvatore Mellone, presbitero della parrocchia tornato a Dio a 38 anni a causa della malattia.
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Restauro Santi Medici