Stadera n. 156 – Mag/Giu 2024
Domenica 25 febbraio 2024, presso la palestra dell'ITET Cassandro - Fermi - Nervi di Barletta, si è tenuto il XVIII Meeting Giovanissimi organizzato dall'Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie. Il titolo scelto per la giornata, "Hopen" appunto, è una parola inventata che contiene i vocaboli inglesi hope (speranza) e open (aperto), lasciando trasparire il messaggio che l'intero Meeting ha voluto comunicare ai ragazzi: essere aperti alla speranza.
Abbiamo chiesto a due giovanissimi della nostra parrocchia, Teresa e Michele, rispettivamente di sedici e diciassette anni, di raccontarci questa giornata.
«Domenica 25 Febbraio abbiamo avuto modo di partecipare a qualcosa di unico ed eccezionale. Moltissimi ragazzi della nostra Diocesi si sono riuniti per trascorrere insieme una giornata straordinaria, all’insegna del divertimento e della riflessione. Il Meeting è stato un momento formativo molto importante per noi ragazzi. Ciò che ci ha colpito di più è stata la testimonianza di Arturo Mariani, il quale ha condiviso con noi la sua esperienza. Infatti lui è nato senza una gamba, qualcosa che noi diamo per scontato, una parte del corpo che ci consente di muoverci e percorrere spazi piccoli o grandi che siano. Ma lui non si è arreso ed è riuscito ad essere un giocatore della Nazionale Italiana di calcio amputati, oltre che ormai uno scrittore e un motivatore. Ci ha fatto comprendere che bisogna affrontare le proprie insicurezze, per poterle vincere. Questo incontro ci ha profondamente segnato e lasciato un ricordo indelebile, vero, che apre gli occhi su tante cose del mondo che ogni giorno ignoriamo.
Proseguendo nella giornata, oltre ai momenti di svago, musica, balli e divertimento, per noi è stato molto significativo l'invito del Vescovo a preoccuparci maggiormente del gruppo Caritas della parrocchia, facendoci comprendere l'importanza di aiutare l'altro in difficoltà.
Alla fine del Meeting, noi ragazzi siamo stati divisi in gruppi, per condividere le nostre emozioni e i nostri pensieri con altri giovani non appartenenti alla nostra comunità parrocchiale, mettendoci dunque in comunicazione con realtà diverse rispetto a quelle a cui siamo abituati, facendoci uscire dalla nostra "zona confort". È stato un momento molto emozionante: infatti ogni informazione che ci siamo scambiati in quella stanza, ha allargato la nostra visione della vita quotidiana.
Spero potremo trascorrere altre esperienze come questa, per farci vivere la gioia di stare insieme, apprendendo dal prossimo e donandosi agli altri».
Teresa Lanotte
Michele Piccolo