“È con grande dolore che comunico la morte di Alfredo Negro. Da sempre generosamente impegnato in parrocchia. Potrei dire: “socio fondatore” della nostra parrocchia. Gli siamo tutti noi profondamente grati. Ora il Signore lo ha accolto con se e gli avrà detto: “Vieni, servo buono e fedele, entra nella gioia del tuo Signore”(Mt 25,21). A voi tutti, cari famigliari, l’espressione sincera del nostro dolore e della gratitudine della parrocchia. Grazie di cuore. Dicono che la morte non separi, ma ci renda tutti più vicini”.
Sono state queste le parole con le quali, lo scorso 2 ottobre, don Pino ci comunicava la scomparsa del nostro carissimo Alfredo. Collaboratore “storico” della nostra parrocchia sia con don Luigi che con don Rino ed ora con don Pino, viveva questo suo servizio con la discrezione e la disponibilità che caratterizzavano il suo carattere di persona gioiosa, conviviale ma che ha sempre rispettato e aiutato il prossimo.
Lo ricordiamo con il suo scooter che utilizzava per girare in città per occuparsi di tutte quelle pratiche amministrative che anche una parrocchia deve affrontare. Con sua moglie Angela, parte attiva del primo “gruppo famiglie” nato negli anni ’90 con don Luigi Filannino; un gruppo che si adoperò instancabilmente per la costruzione del nuovo tempio e nel supportare tutte le iniziative parrocchiali.
Noi, che negli anni ’90 eravamo dei bambini di scuola elementare, lo ricordiamo con affetto anche per il suo impegno e la collaborazione con l’allora direttore della scuola elementare Girondi di via Zanardelli, dott. Luigi Terrone, nell’organizzazione di giochi e manifestazioni sportive. Allora si chiamavano “Giochi della gioventù” ed Alfredo era anche l’arbitro ufficiale del torneo di calcio.
Ci lascia una brava persona, uno dei “soci fondatori” della nostra comunità come sottolineava don Pino. Ed è vero!!! Ha fatto suo il concetto di anàrgiro dei nostri giorni; la virtù dei santi Medici è stata la sua guida.
Noi che vi scriviamo abbiamo percorso un tratto di vita importante insieme. Ci ha conosciuti bambini (nel vero senso del termine), ci ha visti diventare adolescenti, ragazzi, marito e moglie, genitori. Portiamo nel cuore il suo sorriso, le sue battute, il suo accento inconfondibile, filo mai spezzato con la sua terra d’origine (Maglie in provincia di Lecce).
Ad Angela, sua moglie, ad Antonio, Nando e Gianluca, suoi amati figli, la nostra vicinanza, la nostra preghiera il nostro affetto.
Ora Alfredo è al cospetto di Dio; ritroverà anche i suoi amici, don Luigi, Nardino, Mauro. Con loro veglierà su di noi e ci proteggerà!
Ruggiero Dimonte Angela Rizzi
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