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Ruggiero Rutigliano

SIAMO STANCHI E QUASI IN GABBIA! - Siamo capaci solo di lamentarci!

Stadera n. 155 – Mar/Apr 2024


Siamo stanchi dei continui rimandi dopo annunci pomposi e in gran stile!


Sono ormai passati cinque anni dall’apertura del cantiere su via Andria e la contestuale chiusura di una via d’accesso al centro dal nostro quartiere. Era stato annunciato un tempo di tre anni nel lontano febbraio 2019 ed invece crediamo che ce ne vorrà il doppio! Alla fine del mese di Gennaio scorso è stato aperto il varco di via Andria, ma non quello di via Vittorio Veneto.


L’altro accesso al centro è il sottopasso di via Alvisi sia da via Vittorio Veneto sia da via Leonardo da Vinci; ma nelle ore di punta (la mattina, all’ora di pranzo e alla sera) crea code interminabili di auto con perdita di tempo e inquinamento.

Vi è un terzo accesso al centro, spostato più verso nord-ovest rispetto al nostro quartiere, solo pedonale: quello alle Ferrovie dello Stato e Ferrotramviaria Nord Barese (la Barinord). Ma dopo l’annuncio dell’apertura di tale passaggio per il 20 agosto 2023 a causa di un cantiere aperto il 27 febbraio precedente, ad oggi resta ancora chiuso, senza accesso anche alle auto.



Siamo quasi come in gabbia! Da tre accessi al centro città a solo uno! E certamente la mobilità pubblica non aiuta: mediamente una circolare passa ogni ora (sì, hai letto bene: un’ora!) nel periodo estivo. Talvolta l’ultima fermata serale salta, restando un mysterium fidei.

Tra gli altri ostacoli alla viabilità, aggiungiamoci anche che, non essendo dotati di scarichi per l’acqua piovana, i tratti di strada in oggetto diverrebbero impercorribili in caso di piogge. E il sindaco ci ha anche reso edotti sulle misure precauzionali da utilizzare in caso di allagamento, con tanto di video pubblicato sui suoi canali social (https://www.instagram.com/reel/C3StK5CNCOq/?igsh=MWZidmgzZG9vdW56Nw==).


Se non avete voglia di guardarvi questa utilissima e graficamente bellissima guida, permetteteci di svelarvi quanto meno il finale. La soluzione sarebbe (rullo di tamburi): non utilizzare il sottovia, con buona pace degli abitanti della periferia. I politici incolpano i tecnici ed RFI, ma alla fine il risultato non cambia. È uno scaricabarile assurdo e presuntuoso!




La gente del nostro quartiere è stanca. Chi paga questi ritardi? Chi paga questi disagi? Chi paga il prolungarsi dei tempi a scapito degli esercizi commerciali presenti su queste vie che hanno chiuso o hanno visto ridursi drasticamente i loro commerci? Il Sindaco, Mino Cannito, alcune settimane fa annunciava di agire per “via legale” contro RFI per questi ritardi. A che punto siamo con questa soluzione, dott. Sindaco? E l’assessore comunale alle infrastrutture pubbliche, dott.ssa Ricatti, come “giustifica” tutto questo?

Attendiamo risposte concrete!


Abbiamo un grande potere, quello del voto, ma non lo utilizziamo; siamo forse solo capaci di lamentarci in continuazione?


Antonio Diodovich


Giovanni Solenne


Ruggiero Rutigliano

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