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Immagine del redattoreParrocchia Santissimo Crocifisso Barletta

<strong>Ce la faremo entro la fine del 2022?</strong>



Ne hanno e ne stanno scrivendo in queste ultime settimane diversi giornali, soprattutto online, sulla problematica legata al cantiere del sottopasso di Via Andria a Barletta al quale va aggiunto anche quello della S.S. 170 Barletta-Andria per i lavori sul canale Ciappetta-Camaggio: difatti il traffico pesante che coinvolge quest’ultimo cantiere è stato spostato sulla tratta Trani-Andria S.P. 130. Sono due cantieri che riguardano il nostro quartiere che stanno rendendo ormai da tre anni molto difficoltoso lo spostamento del traffico veicolare da e per la zona dove vive la nostra comunità parrocchiale. In particolare il sottopasso: ultimo dei cantieri, che eliminerà le barriere ferroviarie, che dividono in due la città orientativamente secondo l’asse nordovest-sudest, iniziato nel Febbraio 2019, doveva essere terminato dapprima nel Giugno 2021 e poi rimandato a Febbraio 2022, deve essere ancora completato. Ed i lavori non sono certo alla loro fase conclusiva, anzi. Si vedano le due foto a dimostrazione della lentezza dei lavori da Settembre 2019 a Gennaio 2022.


Seppur congelati temporaneamente i lavori per motivi riguardanti i sottoservizi, quelli dell’Acquedotto Pugliese ed infine quelli sanitari dovuti al Covid-19, il cantiere è ancora in altomare. Ci chiediamo: la vigilanza sulla cronologia dei lavori è affidata interamente alle aziende appaltatrici oppure anche la politica ha una qualche responsabilità in merito? Non è possibile minimamente intervenire sulla burocrazia? A tal proposito, un anno fa è stato pubblicato un Report, che si rifà ad uno studio della Banca Mondiale, sui tempi di attuazione di lavori pubblici a carattere infrastrutturale tra 190 paesi ed in particolare sui 27 paesi dell’Unione Europea. Da questo Report emerge che in Italia per riasfaltare una strada a doppia corsia lunga 20 km (non autostrada) occorrono circa due anni e tre mesi (815 giorni) affinché si completi l’iter che va dalla pubblicazione del bando di gara al pagamento dell’Impresa a fine lavori. Mediamente nell’Unione Europea i giorni sono 605; perciò nel nostro Paese i tempi sono +34,7%, avente sotto solo la Grecia, Slovenia, Lettonia, Svezia, Lituania e Finlandia sono mediamente sotto i 400 giorni (meno della metà di quelli italiani); in Ungheria ci impiegano 476 giorni ed in Bulgaria 560. Inoltre più del 50% del tempo di realizzazione dell’opera è speso per i cosiddetti tempi di attraversamento ovvero i tempi che intercorrono tra la conclusione di una fase e l’avvio di quella successiva. Questi tempi sono “occupati” da procedimenti burocratici ed autorizzativi. Ritorniamo ad una delle nostre domande precedenti: non è possibile minimamente intervenire sulla burocrazia? I lavori del sottopasso sono ripresi subito dopo le vacanze natalizie scorse: iniziano alle ore 7:30 circa per terminare al tramonto. Le ultime dichiarazioni di RFI, committente dell’opera, sostengono che il termine dei lavori sarà a fine anno 2022. Ci auguriamo che con l’aumento del tempo di luce solare si possa raggiungere questo risultato, già rimandato di altre due volte. I cittadini, soprattutto quelli del nostro quartiere, hanno pazientato sin troppo e sofferto numerosi disagi.

Federica Altizio federicaltizio@gmail.com Ruggiero Rutigliano illietogiullare@gmail.com

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