Ognuno di noi tiene per mano un compagno molto potente, spesso paragonabile a una bomba a mano a seconda dell’utilizzo che si fa. Si tratta dello smartphone che fa parte della nostra quotidianità, poiché ci consente di accedere a molti servizi e contenuti. È un ponte che dimezza le distanze territoriali e ci consente di mantenere ed incrementare i rapporti interpersonali.
Tutti questi vantaggi sono confermati dalle statistiche che mostrano come, ogni anno, il numero di italiani che trascorrono del tempo online sia in costante crescita. I vantaggi sono diversi, come ad esempio, avventurarsi in un mondo fantastico, viaggiare verso luoghi ignoti per ammirare la bellezza dei paesaggi e degli abitanti, ma al di là di questi, si nascondono anche delle insidie: ci si può imbattere in orchi, draghi sputafuoco e ostacoli. Gli orchi e draghi sono assimilabili a quella moltitudine di persone che ledono la libertà di muoversi nel mare magnum della rete. Sono soprattutto i minorenni quelli esposti ai maggiori pericoli della navigazione per la loro naturale propensione alla curiosità, alla dimestichezza con il digitale e al limitato bagaglio di strumenti conoscitivi che non permette di difendersi sufficientemente dagli oscuri tranelli del web. Internet può diventare, quindi, un contenitore di ferite e danni psicologici, che intaccano l’autostima, l’immagine di sé, il rapporto col proprio corpo, la privacy.
Negli ultimi anni i fenomeni di abusi online sono moltiplicati, arricchendosi di sfumature differenti quanto subdole e invisibili, a partire dal noto cyberbullismo, per poi declinarsi in forme altre come cyber shaming e revenge porn. Il cybershaming consiste nell’umiliazione pubblica consumata online attraverso condivisioni illecite di immagini di ragazze sessualmente esplicite su siti e chat. Il revenge porn, o anche detto stupro virtuale, è una nuova piaga estremamente pericolosa che prevede la creazione di gruppi di messaggistica, come Whatsapp e Telegram, in cui i partecipanti spesso di sesso maschile condividono foto di donne senza il loro consenso, dando poi sfogo a fantasie violente e comportamenti offensivi.
Ultimamente si sta diffondendo una preoccupante tendenza dal nome nudification che consiste nel “nudificare” appunto una persona servendosi di strumenti di intelligenza superficiale; si tratta in particolare di una moda che permette di svestire istantaneamente foto di donne dandone una connotazione sessuale esplicita. Oltre alle questioni morali implicate, il pericolo è importante perché tutte le donne possono essere vittime di questo abuso e per questo rischiare ricatti, estorsioni, oltre che conseguenze emotive non irrilevanti. Educare al giusto utilizzo dei mezzi digitali diviene sempre più un obiettivo urgente, imparare a rispettare la sacralità e l’intimità dei corpi, la segretezza della condivisione delle nostre vite, saperci affidare a chi sappiamo farsi prossimo per l’affetto che guida il suo interesse genuino; lontano dalla pubblicizzazione e dalla diffusione di informazioni personali che violano non solo la nostra vita privata, ma anche i nostri pensieri e i nostri sentimenti. Questi alcuni dei buoni propositi per il nuovo anno.
Federica Altizio federicaltizio@gmail.com Mariagrazia Spadaro mariagrazia.spadaro2110@gmail.com