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Il film, tratto dall’omonimo romanzo di Paolo Cognetti vincitore del prestigioso Premio
Strega nel 2017, ha ottenuto il Premio della giuria al 75° Festival di Cannes. I due protagonisti Pietro e Bruno hanno dodici anni quando le loro vite vengono ad incrociarsi nel paese di montagna ove vive quest’ultimo. Pietro è figlio di una famiglia borghese di Torino che decide di affittare una casa dove trascorrere in tranquillità, madre e figlio, tutte le vacanze estive, raggiunti poi nel weekend dal padre ingegnere. Bruno è l’unico bambino rimasto in paese e d’estate si trasferisce per buona parte del tempo a pascolare le vacche dello zio, con cui vive dopo che la madre è morta e il padre è emigrato in Svizzera a fare il muratore. Quella dei due bambini, così diversi e provenienti da mondi opposti ed antitetici, diviene un’amicizia che saprà sfidare il tempo, le disgrazie e i crucci di entrambi i giovani nel loro percorso difficoltoso volto a cercare di affermarsi e di trovare la giusta strada per una vita soddisfacente. Li seguiamo fino quasi ai giorni nostri, quando le fortune di uno corrisponderanno alle cadute dell’altro e viceversa, fino a scoprire che nemmeno la morte potrà essere in grado di cancellare quel legame maturato in modo così forte e indistruttibile. Una storia di amicizia, famiglia, scelte e in particolare di natura, in cui i luoghi diventano protagonisti, una storia vera e umana che non ha confini. Un film sicuramente da vedere!
Liana Caputo
liana.caputo@gmail.com