Il film inizia con qualcuno che devasta un ristorante, quel qualcuno è Diego (S. Accorsi), chef molto dotato ma con un disturbo mentale, una vita difficile, una moglie che lo ha lasciato, una figlia, e un anziano padre con cui adesso convive.
Diego frequenta un centro diurno per la riabilitazione e il reingresso in società. Qui conosce Clara (M. Leone) costretta a frequentare il centro dopo aver dato fuoco alla casa in cui viveva con l’ex compagno. Clara si sente molto diversa dagli altri ospiti e pazienti che frequenta nel centro, ma lei è la prima a credere alle continue bugie che (si) racconta. Per riavvicinarli alla società esterna, al mondo reale, un giorno Diego, Clara e gli altri ospiti del centro vengono portati in una bocciofila, a cucinare e servire il pranzo per gli anziani ospiti. Dopo qualche titubanza, Diego accetta di rimettersi grembiule e cappello e di tornare ai fornelli provandone persino gusto, anche se non lo ammette. Clara, invece, con la sua esperienza da attrice, si rivela un’ottima promotrice del locale, tanto che la bocciofila, ristorante solo per gioco, diventa una meta sempre più ambita da chi cerca esperienze culinarie particolari convincendo tutti che il personale del locale sta solo recitando la parte di persone con disturbi di natura psicologica e psichiatrica…Il film, una storia delicata e divertente allo stesso tempo, quasi strega il pubblico, ci si trova immersi in questo racconto, si guarda il mondo con gli occhi dei suoi protagonisti ed è impossibile non emozionarsi per i loro sforzi, per le loro difficoltà e soprattutto per le loro cadute. Un film da vedere!
Liana Caputo liana.caputo@gmail.com