La tua vena di scrittore, caro Salvatore, l’hai sempre avuta: sin dalla scuola primaria i tuoi scritti hanno impressionato i tuoi insegnanti, in particolare la tua docente della scuola Secondaria di primo grado, prof.ssa Tavella Mariella, che ti ha incoraggiato e sostenuto in questo tuo dono particolare. È stata relatrice alla presentazione del tuo primo scritto, una raccolta di poesie dal titolo Le scaglie intorno (ed. Albatros-Il Filo). Ci raccontano i tuoi che “buttavi” sulle lettere dell’alfabeto, scritte a mano, le tue inquietudini durante la scuola Secondaria di secondo grado e durante gli anni di Università. Ne è testimone anche l’ultima poesia di questa raccolta, dal titolo Alfabetario, ove si odono i tuoi movimenti interiori inzuppati di sguardi fugaci e sapori agrodolci.
“Salvatore ha avuto sempre molto pudore sui suoi scritti – ci dice Adele, tua sorella – Io sono sicura che Salvatore durante tutto il percorso della scuola Secondaria, di primo e di secondo grado, e anche dopo scrivesse di nascosto”. E tua madre conferma: “Spesso quando entravo in camera, subito Salvatore ficcava il quaderno sul quale stava scrivendo sotto i libri scolastici o quelli dell’esame universitario per non farsi scoprire. Però io con molta discrezione non gli ho mai fatto domande”. Questa inquietudine da cosa era determinata? Perché eri agitato interiormente durante gli anni liceali ed universitari? Spesso ci è più facile scrivere su un quaderno ciò che sentiamo dentro, emozioni e sentimenti, paure ed ansie, invece di confidarle, magari, ad un amico o amica. E questo non è semplice: trovare le parole giuste che trasformino l’impalpabile in materia plasmabile come frasi di senso compiuto. Stare attenti ad un sostantivo o aggettivo o avverbio che sia capace di avvicinarsi più possibile alla verità, alla nostra verità, a quella esistenziale che ci rende unici agli occhi degli altri e di Dio.
Forse dovremmo imparare da te, Salvatore, a trovare i vocaboli giusti, quelli soppesati e ripensati, per “buttare giù” anche gli articoli del nostro giornale che ci onoriamo di continuare a scrivere e stampare, sapendo che tra queste pagine tu ci hai lasciato qualcosa di te.
Giovanni Solenne nannisolenne@gmail.com
Ruggiero Rutigliano illietogiullare@gmail.com