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Immagine del redattoreParrocchia Santissimo Crocifisso Barletta

<strong>PADRE PIO, ICONA VIVA DI GESÙ CROCIFISSO</strong>

“Vittima perfetta” è come Padre Pio usava definirsi e come viene rappresentato all’interno del libro “I tre misteri della morte di Padre Pio” scritto da Stefano Campanella, uno dei maggiori studiosi della vita e del pensiero di Padre Pio, nonché direttore di Padre Pio TV. Abbiamo avuto l’onore di ospitare Stefano Campanella nella nostra Parrocchia il 26 Novembre per una Catechesi dal tema “Padre Pio, icona viva di Gesù crocifisso”.

Durante l’incontro, ha raccontato di quanto Padre Pio fosse attratto sin dall’infanzia dal mistero profondo della sacralità, a tal punto che decise di offrirsi a Dio interamente, com’è possibile rintracciare in una delle sue lettere “Ho desiderio di offrirmi vittima per la conversione dei peccati e per la salvezza delle anime purganti”. Il 20 settembre 1918 fu, quindi, il giorno che segnò irreversibilmente la vita del santo per la comparsa delle prime stimmate. Lo studioso ha aggiunto un particolare sconosciuto ai più raccontando che in un primo momento questo fenomeno fosse stato per il santo cappuccino fonte di vergogna e repulsione, più avanti, però venne accolto come una risposta positiva da parte del Signore perché potesse partecipare e compatire il dolore dell’umanità. Per 58 anni Padre Pio ha incarnato in terra Cristo, vivendo sulla propria pelle, secondo quanto riportato da documenti rivenuti, almeno tre sofferenze della Passione del Figlio di Dio: le stimmate, la flagellazione e la coronazione di spine. 

Il miracolo di Dio si è manifestato nel suo corpo secondo tempi e modalità incomprensibili alle logiche mediche: grondava sangue ogni giorno, le ferite e le trafitture non si richiudevano e non subivano nessun tipo di infezione.  Croce e delizia portata con forza e fragilità fino agli ultimi giorni di vita, per andare incontro alla morte a cui il santo cappuccino anelava per “essere con Dio”, ma che respingeva per restare nel mondo come testimone di quello stesso amore donato sulla croce per gli uomini. L’autorevole penna ha pertanto affrontato i grandi misteri legati ai giorni della sua dipartita: la precognizione che egli ebbe della propria morte; la misteriosa presenza di colei che egli aveva ribattezzato “Iacopa” al suo capezzale; la scomparsa delle stimmate dopo la morte. 

Padre Pio ci restituisce così l’immagine di un uomo ascoltato dal Signore, ma non per questo risparmiato dalle croci della vita, insegnando a ciascuno di noi ad attraversare il dolore liberandosi dai “perché” per trasformarli in “per chi”.

Federica Altizio federicaltizio@gmail.com Mariagrazia Spadaro mariagrazia.spadaro2110@gmail.com

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