Tempo di lettura – 4 minuti …
La nostra Diocesi ha iniziato il cammino sinodale promosso dal Sinodo dei Vescovi per la Chiesa universale dal titolo “Per una Chiesa Sinodale: comunione, partecipazione e missione”. La domanda che si pone è: Come si realizza oggi, a diversi livelli (da quello locale a quello universale) quel camminare insieme che permette alla Chiesa di annunciare il Vangelo, conformemente alla missione che le è stata affidata; e quali passi lo Spirito ci invita a compiere per crescere come Chiesa sinodale?
Si tratta di un percorso che coinvolge tutte le componenti della Chiesa locale: parrocchie, associazioni, gruppi, organismi di partecipazione ecclesiale. Per questo motivo La Stadera, in qualità di gruppo editoriale della nostra parrocchia, è stata chiamata a confrontarsi per mettere in luce le buone pratiche della sinodalità, nonché ad evidenziare gli aspetti più problematici in cui la comunità risulta più “carente”.
La Stadera è un periodico della parrocchia del SS. Crocifisso di Barletta, con una storia quasi ventennale (ha visto le sue origini tra il 2002 e il 2003). Con le sue 900 copie mensili, la maggior parte delle quali spedite in diverse parti d’Italia, ha avuto sempre come “scopo” quello di raccontare ciò che il contesto sociale rappresentava in quello momento; il motto che campeggia nell’intestazione del nostro periodico “in equilibrio, in verità” rappresenta proprio il senso stesso della Stadera, una bilancia, che fa dell’equilibrio il esistere.
Il richiamo del sinodo, la richiesta forte e decisa di lasciar spazio ai laici che vivono e sono fondamenta importanti della Chiesa, richiama anche il nostro giornale ad interrogarsi su quali possano essere le iniziative da portare avanti per far sì che anche l’informazione rispecchi quel “camminare insieme” che il sinodo stesso ci chiede.
Compiti ed impegni che “La Stadera” si propone di portare avanti sono e di cui si fa promotrice verso gli altri mezzi di informazione diocesana sono:
Continuare in un’informazione che faccia della verità il suo FARO: l’obiettivo è quello di creare, soprattutto, un gruppo di giovani che si affaccino al mondo dell’informazione trasmettendo i valori fondanti del nostro giornale.
Bioetica: tema che stiamo portando avanti da qualche mese con una rubrica fissa. La bioetica è un termine che racchiude tantissimi aspetti del tema “vita”. È nostro dovere fare chiarezza, prendere una posizione netta e decisa in linea con i princìpi che la Chiesa ci trasmette con la consapevolezza che stiamo parlando di un “dono” ricevuto.
Denuncia dei disservizi. Come espressione di un territorio, l’informazione deve tener conto e mettere in evidenza tutte quelle situazioni che non rendono vivibile la propria città, il proprio quartiere. Il nostro giornale ha trattato in passato alcune tematiche relative ai disservizi nel proprio quartiere, alcuni anche di interesse più ampio che sono stati ripresi dai media locali, riportandole agli amministratori locali. Il passo successivo deve essere quello di far seguire alla “denuncia” il monitoraggio della situazione per far sì che un determinato problema non resti un grido nel deserto, ma sia il punto di partenza per azioni concrete.
Dare voce alla comunità. In linea con quella che è la storia del nostro giornale, per far sì che una realtà come quella della Stadera continui la sua missione, è importante scendere in campo. Sull’esempio dei giornalisti d’inchiesta sarebbe auspicabile educare le nuove generazioni a chiedere alla gente degli spunti di riflessione per migliorare/modificare ciò che non va. Un compito che la Chiesa diocesana potrebbe continuare ad incentivare sono i percorsi di formazione socio-culturale che in questi anni non sono mai venuti meno e che hanno contribuito a creare un “giornalismo cattolico” che è una componente imprescindibile della società civile.
L’impegno di tutti i laici, nello spirito di gratuità sull’esempio dei santi medici Cosma e Damiano, è (e sarà) la base per il successo di tutti.
La redazione de “La Stadera”